Una vita di corsa : L’intervista a Carlo Beltrami vincitore di Bake Off

Quella che vi voglio raccontare è l’esperienza di Carlo Beltrami, che grazie alla trasmissione Bake Off Italia è riuscito a raccontare la sua passione per la pasticceria

Ma proviamo a capire chi è Carlo riavvolgendo il nastro e ritornando a prima di Bake Off

Raccontaci chi era Carlo prima di bake off?

Prima di partecipare a “Bake Off Italia“, ero un padre di famiglia con tre splenditi figli. Lavoravo come serramentista posatore in una ditta del mio paese Casnigo. Come puoi ben capire era un lavoro che mi occupava parecchie ore della mia giornata e mi portava a essere sempre in giro.

Come hai sviluppato la tua passione per la pasticceria?

Ho sempre avuto la passione della cucina grazie alla mia mamma che è una grandissima appassionata e ha saputo trasmettermi il piacere di cucinare. Per mettermi alla prova ho partecipato nel 2016 ai cast d Masterchef Italia. Devo dire che i casting sono andati molto bene ma la componente fortuna è molto importante, e non sono riuscito a partecipare al programma. La passione della pasticceria è nata appassionandomi ai programmi televisivi riguardanti la pasticceria, come quello di Luca Montersino su Alice Tv e anche Maurizio Santin su Gambero Rosso Channel. Guardando e provando a casa ho piano piano imparato le varie tecniche di pasticceria.

Carlo, Come mai ti sei iscritto a Bake off Italia?

Mi sono iscritto perchè mia moglie e mia figlia vedendo i titoli di coda si sono accorti che erano aperti i casting, e senza nascondermi nulla mi hanno proposto se volevo provare. Sinceramente non ci speravo!! Vista l’esperienza avuta a Masterchef. 
Ho lasciato a loro carta bianca e alla molto sorpreso un bel giorno ha squillato il telefono. Da li è iniziata l’esperienza del primo casting.

Ci racconti l’esperienza del primo casting ?

Come dicevo prima Il primo vero casting è iniziato da una telefonata, durante la quale mi hanno fatto domande tecniche sulla pasta sfoglia. Quell’anno c’erano state parecchie iscrizioni e la redazione voleva fare una prima scrematura. Per fortuna l’emozione non ha giocato brutti scherzi e la mia preparazione mi ha permesso di passare alla fase successiva.
Successivamente sono stato convocato a Milano, dove ho portato un mio dolce. Ho realizzato per l’occasione una frolla al mais con un frangipane alle noci. Dopo l’assaggio mi sono state fatte molte domande riguardo la pasticceria e sulla mia vita privata. L’incontro è terminato con il classico detto “Ti faremo sapere”

Hai trovato un amicizia sincera sotto il tendone?

Il primo giorno eravamo in 50 persone , ricordo bene che nella mia edizione c’èra stato un super casting, ed era complicato scambiare delle chiacchere con tutti.
Alla fine dei primi tre giorni di registrazione,  che coincideva con la prima puntata,  il numero dei partecipanti è passato da 50 a 16.
Con quest’ultimi ho mantenuto un buon rapporto, e ancora oggi ci sentiamo.
Con alcuni di questi ho stretto un legame molto forte, con Rosalind Pratt ho aperto un attività. Sono anche rimasto particolarmente legato anche con Tony, Malindi e Benedetta con i quali abbiamo vissuto tutta la gara fino alla finale, la semifinale, e il viaggio a Vienna.
Anche tanti altri che non sono arrivati in finale ho legato molto cito alcuni Giuseppe Casavola , Luigi, Giustina, Viola,  ma in generale direi con tutti. 

Quale è stato il momento peggiore durante la competizione

Il momento peggiore durante la competizione me lo ricordo molto bene!! E’ stato il famoso cantuccio poggiato a terra!! Non me ne ero reso conto di averlo fatto e quando mi è stata portata questa accusa mi sono fortemente incazzato, credevo che fosse una furbata per buttarmi fuori.
E’ stato fatto inconsapevolmente, ero concentrato a finire la prova!! appena ho rivisto il video della registrazione ho realizzato che la cosa era successa veramente, mi sono rilassato, perchè in quel momento ho capito che non volevano buttarmi fuori con una cosa inventata.
Purtroppo capita nella frenesia di finire il dolce, alle corse fatte sotto il tendone, certe cose neanche te ne rendi conto di farle. Quel cantuccio inavvertitamente appoggiato sul pavimento era una cosa molto grave.
L’ho superata guardando avanti, e ringrazio gli amici che si sono resi conto che davanti a loro c’era una persona con un cuore, ricordo bene quanto ho pianto, però mi sono rialzato e ho continuato il mio percorso. 

Quale è stato il tuo dolce vincente? puoi descrivercelo brevemente

Il mio dolce vincente è quello realizzato durante la prova sulla torta olimpica. Ho presentato una torta al pistacchio a forma di fiamma olimpica con sopra delle gelèe di frutta che rappresentava il fascio di fuoco.  L’ho dedicata al mondo della corsa in montagna che è uno sport vero ma ancora non una disciplina olimpionica. 

Come ti sei sentito quando hai vinto bake off ? ci racconti l’emozione di quel momento

Per essere sincero nelle prime settimane mi chiedevo perchè non ho perso e non sono arrivato secondo. Se non vincevo avrei avuto addosso meno attenzioni, meno patemi, meno preoccupazioni.
Poi appena ho realizzato la cosa, con il passare del tempo ritengo che è stata una cosa di cui oggi sono molto fiero ed orgoglioso

Cosa ti ha lasciato l’esperieza di bake off 5 ?

L’esperienza di Bake Off 5 mi ha lasciato sicuramente un bellissimo ricordo, sono stati 2 mesi e mezzo, quasi tre, molto intensi in cui stai sempre con il cuore sempre a mille.
Ci si sveglia la mattina prestissimo e si va a letto la notte tardi, oggi penso che sia stata una delle esperienze più belle della mia vita. 

Cosa ti hanno insegnato i giudici di Bake off?

I giudici mi hanno insegnato innanzitutto a credere in me stesso. Ogni prova sembra essere difficilissima ma poi quando l’affrontavi e riuscivi a farcela, accresceva la fiducia in te stesso. Poi mano a mano che il percorso andava avanti i giudici sono stati sempre più disponibili verso noi concorrenti, dandoci dei consigli riguardo a certi modi di lavorare per ottimizzare i tempi e tutto quello che si poteva migliore nella preparazione dei dolci.

Come è stato ritornare nell’edizione Bake Off Italia – Stelle di Natale e vincerla?

All’inizio è stata una doccia ghiacciata!! Eravamo tutti vincitori ognuno delle proprie edizioni e sentivamo a pelle la paura di fare brutta figura. Per fortuna c’è stata Katia Follesa che con la sua simpatia è riuscita a stemperare gli animi e infondere coraggio.

Hai qualche consiglio per chi desidera intraprendere una carriera nella pasticceria o partecipare a competizioni come Bake Off?

Per chi desidera intraprendere una carriera nella pasticceria, consiglio inizialmente di rafforzare le conoscenze delle lingue in modo da poter accedere a stage formativi all’estero e poi di frequentare una scuola specifica in alternativa alla classica scuola albeghiera, tra le più famose abbiamo Cast Alimenti o Alma, dove ci sono corsi di formazione della durata di circa tre mesi dove approfondisce la pasticceria, poi si fanno tre mesi di stage per poi concludere il percorso formativo con un esame finale. In queste scuole c’è la vera formazione che ti permette di imparare ciò che serve per poter lavorare nell’ambito della pasticceria.

Per chi invece vuole partecipare a Bake Off , il mio consiglio è di avere una mente molto aperta e conoscere le basi della pasticceria. Bisogna avere una certa elasticità mentale, durante la gara ti trovi a risolvere situazioni di blocco, dove ti trovi in difficoltà,  devi reagire cambiando la ricetta al volo per risolvere il tuo problema in tempi rapidi  e soprattutto bisogna viverla come senza farsi sopraffare dall’ansia.

So che insieme alla pasticceria hai la passione della corsa, è più difficile fare un dolce di alta pasticceria o vincere una gara?

Si è vero , ho la passione della corsa e della pasticceria. Se vuoi sapere se è piu difficile vincere una gara o fare un dolce di alta pasticceria, la mia risposta è “dipende!!”.  Spesso alle gare si trova un livello molto alto o a volte si trova un livello basso e quindi in base a quello c’è l’opportunità più o meno di vincere una gara. Io corro per il piacere di star bene anche se qualche volta ho avuto la soddisfazione di vincere.
Invece fare un dolce di alta pasticceria richiede organizzazione e tecnica e tanti fattori legati all’esperienza

Quali sono i progetti attuali e futuri?

Attualmente Il progetto è avviare a far crescere la mia nuova pasticceria “Carlo Beltrami” qui a Leffe provincia di Bergamo.
Prima di dedicarmi al mio progetto attuale , Nel 2018 ho aperto Bake Lab con Rosalind Pratt. Sono stati quattro anni molto intensi.
Tengo a precisare che con Rosalind ho sempre un grande rapporto di amicizia e di stima, ci sentiamo tutt’ora.  Però oggi ho deciso di dedicarmi completamente alla pasticceria, rendendomi conto che avere un negozio è molto più difficile e impegnativo di  un laboratorio dove si lavora solo su ordinazione 

A proposito dei Social , dove gli appassionati possono contattarti?

Potete seguirmi sui canali Social su Instagram “carlo_beltrami_pastry_runner” oppure “pasticceriacarlobeltrami” che è il social che uso prevalentemente 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*